I Coma_Cose calano il tris in Sicilia: stasera a Stromboli per l’Eolie Fest poi, ad agosto, Bagheria e Catania con il “Nostralgia tour”.
Giochi di sguardi, linguaggio evocativo e sound coinvolgente, è questo che contraddistingue il duo milanese - composto da Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano - che con il brano “Fiamme negli occhi” ha incantato l’Ariston lo scorso Sanremo.
Una toccata e fuga quella a Stromboli per gli artisti che poi torneranno, il 22 e il 23 agosto - prima al Piccolo parco urbano di Bagheria e poi a Villa Bellini a Catania - per condividere live le canzoni del loro nuovo album “Nostralgia”. “Vogliamo farlo sentire al mondo - dice il duo - anche se le condizioni non sono di totale libertà. In Sicilia ci siamo stati più volte e non vediamo l’ora di esibirci davanti i nostri fan siciliani”.
Tornate in Sicilia con un live su un caicco e in mezzo al mare…
“Siamo curiosi, in primis di vedere le Eolie. Un’isola vulcanica, sarà meraviglioso e straordinario suonare sul mare, speriamo di non soffrire la barca, ma ce la faremo”.
Un tris di concerti per i vostri fans siciliani…
“Nei nostri brani c’è sempre stata tanta poetica. Inizialmente pensavamo fosse una scommessa raggiungere il cuore dei siciliani, ma il nostro è un linguaggio cosmico. Questo ci ha permesso, attraverso la musica, di crearci una piccola fazione di fans sfegatati”.
Un linguaggio che molta gente ha scoperto durante l’ultimo Festival di Sanremo…
“Sanremo è servito come ‘apripista’ perché ragazzi che non ci conoscevano, dopo Sanremo, hanno ascoltato il nostro repertorio e si sono innamorati. È stato un ottimo trampolino. I concerti, tuttavia, sono sempre un terno a lotto, che ci siano 5 persone o 1000 noi ci saremo.”
Concerti che, oltre al sound, si basano sulla gestualità…
“È l’altro ingrediente del piatto. Bella la musica, il sound e tutto ma c’è anche un senso di intimità. Intimità di due ragazzi che hanno voglia di raccontare la propria vita. Questo è quello che cerchiamo di trasmettere, attraverso un continuo cambio di prospettive”.
Qual è il segreto del vostro successo?
“Siamo arrivati in un momento di cambiamento per la musica pop. Diciamo che ci siamo trovati al posto giusto, nel momento giusto. Questo duo, oggi, è una sorta di compilation sempre aperta. Un mix di idee, sound e generi che ci ha permesso di raggiungere traguardi importanti. In più, gli anni sul contachilometri ci sono e questa esperienza ci ha portato a ‘Nostralgia’, un lavoro fatto di cose che ci piacciono”.
Avete già in cantiere nuovi progetti?
“Noi stiamo continuando a scrivere. Le tempistiche di produzioni sono lunghe ma abbiamo chiuso il quaderno 5-6 mesi fa per concentrarci sul live. Dovremmo avere nuova musica pronta per l’autunno, lavoriamo su poche cose, mirate ma efficaci”.
Lavori che raccontano sempre qualcosa…
“È la nostra necessità di esprimere concetti. Insieme a Francesca abbiamo vite diverse e anche quel lato oscuro che buttiamo fuori grazie alla musica. La sfida, ogni giorno, è trovare cosa dire. Non riusciamo a scrivere canzoni senza un senso perché il nostro sogno è quello di creare un repertorio di sole ‘perle’ per poi farci un concerto”.
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