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Filicudi, alla palermitana Rita Giammarresi la Biennale del Libro delle Eolie

Rita Giammarresi e Fabio Ceraulo

Rita Giammaresi, palermitana di Mondello, si è aggiudicata la terza edizione della Biennale del Libro che si è svolta alle Eolie. Le due giornate si sono concluse nei locali dell’albergo Phenicus di Filicudi.

«La proposta culturale di richiamo orientata – dice l’organizzatrice Tamara Agnello, imprenditrice – punta a far conoscere gli sguardi poetici e letterari che si posano negli anni sugli affascinanti scenari della piccola e straordinaria isola dell’arcipelago eoliano». A vincere è stata Rita Giammarresi con Diario 53, racconto che narra il ritorno del protagonista a Filicudi, alla ricerca delle sue radici. «Filicudi mi ha rapito», ha commentato l'autrice, ricevendo il premio dall’assessore alla cultura del Comune di Lipari, Tiziana De Luca, e dalla stessa Tamara Agnello.

Menzione speciale per le poesie degli studenti dell'Istituto comprensivo di Lipari, che le hanno recitate davanti al pubblico. Interventi emozionanti frutto dell’impegno educativo dell'insegnante della scuola, Lucia Lucchesi. Filicudi sei bella è il titolo di una di esse.  La Biennale si è aperta con la presentazione del Libro El Diablo di Fabio Ceraulo, per chiudersi con la premiazione del Concorso letterario I racconti di Filicudi.

Un’isola che grazie alla lungimiranza dei suoi abitanti ha avuto il privilegio di uno sviluppo equilibrato e sostenibile, attirando così un ricco parterre di frequentatori e di ammiratori come Tamara Agnello, che ha ideato, promosso, patrocinato e organizzato l'iniziativa con tenacia e passione. «Ho voluto creare - spiega - un'atmosfera raccolta in cui si parla di letteratura godendo della bellezza e dei ritmi lenti di questa splendida isola». Quest’anno la manifestazione, ormai divenuta evento atteso e consueto, ha registrato una rilevante crescita di partecipanti con l’invio di circa una ventina di lavori. Una qualificata giuria composta da docenti di varie università italiane, coordinata da Lara Semboloni dell’ateneo senese, ha selezionato sei opere che sono state presentate con reading nelle due serate condotte dall’avvocato Paolo Chicco, un filicudaro d’adozione. Nelle due serate della kermesse è stato presentato dal liparota Pino La Greca il documentario
realizzato con Flavia Grita Il maggio di Filicudi. Storie di mafia e di turismo nelle Eolie degli anni '70, che ripercorre l’epica e vittoriosa protesta negli anni Settanta degli abitanti di Filicudi e delle altre isole contro l’invio di mafiosi al soggiorno obbligato. Numerose le interviste ai protagonisti di allora come Nino Santamaria. Una testimonianza che ha colpito tutti poi quella di Ivo Gallimberti, docente universitario e scienziato di fama, che ha raccontato come pressappoco negli stessi anni, giunto per caso a Filicudi, fosse stato accolto con gentilezza e familiarità dagli abitanti dell’isola. Un colpo di fulmine che lo portò da allora a trascorrere ogni anno lunghi periodi sull’isola.

Per Filicudi la Biennale del libro non è la sola manifestazione culturale di richiamo ma si inserisce con la biennale filicudara d'arte, diretta da Francesco Pessina, in una temperie promettente di iniziative come la cassetta pigghia e lassa, dove chiunque può lasciare e prendere a sua volta un libro che accompagni le giornate da trascorrere sul mare incantato dell’isola.

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