«È come il propagarsi del battito di un cuore che va dilatandosi in un continuo rimbalzo, l’espandersi di un periodo, al confine tra se stessi e gli altri, con la certezza di perdersi nella distanza del viaggio». È la descrizione del brano «E poi», in tutti i digital stores e piattaforme di streaming dal 24 gennaio, dell’artista messinese del panorama rock underground che, scegliendo di mantenere un certo mistero sull’immagine, si presenta con il nome d’arte Di Lei Devoto Obbligato Servo.
Il singolo, scritto nel 2019, è introdotto da una pulsazione ritmica costante che accompagna gli arpeggi di chitarra per poi dissolversi nell’incertezza di un synth che sembra voler sfuggire alla tonalità, descrivendo attraverso i suoni il nostro tempo.
Giuseppe Lizio, questo è il nominativo dell’artista messinese, frontman della band siciliana Zoas con cui pubblica due album e diversi singoli, prosegue così il suo percorso da solista con un nuovo progetto che lo vede in una nuova veste artistica e autore-compositore di tutti i brani.
Questo singolo, primo di una serie che uscirà nel corso dei prossimi mesi, vuole uscire dalle logiche commerciali, in antitesi all’eccessiva esposizione e comunicazione dei nostri tempi.
Di Lei Devoto Obbligato Servo propone invece una sua versione scarna, semplice ma profonda delle cose: una proposta che vuole lasciare parlare la musica e le parole. «E poi» è suonato da Di Lei Devoto Obbligato Servo (voce e cori), Kaneo Ramos (chitarre), Maria Fausta Rizzo (synth), Massimo Pino (basso). È mixato da Vincenzo Cavalli al Sonoria Studio e masterizzato da Maurizio Biancani alla Fonoprint.
Giuseppe Lizio suona e frequenta i locali della provincia messinese sin da piccolo e, con gli amici di sempre, forma la band Zoas con cui pubblica «Babykilla» nel 2012, anticipato dal singolo «Burlesque» che viene inserito anche nella compilation «Meid in Italy»; l’anno successivo esce l’album «Toilette», undici canzoni rock psichedelico dal sapore grunge, che mescola elettronica e pop e mette in risalto la forza live della band. «Toilette», registrato al Greenfog Studio da Mattia Cominotto (ex chitarrista dei Meganoidi), guarda all’attualità utilizzando un linguaggio surreale e diretto che trova ispirazione tanto nel rock italiano degli ultimi vent'anni, quanto nel cantautorato meno allineato.
La scelta del nome d’arte di Giuseppe Lizio ha una sua storia. «Leggendo l’epistolario di alcuni grandi compositori del periodo classico-romantico, mi ha incuriosito la formale “devozione” nei confronti dei nobili – ha sottolineato – I destinatari delle lettere e dei committenti delle opere, espressa con frasi come “Di Lei Devoto Obbligato Servo” seguito dal proprio nome è una riverenza utile all’epoca, così come oggi, ma con attori diversi e un diverso linguaggio».
Nel 2015, anticipato dal singolo «Webstar», arriva il secondo album «Mexina» e nel 2017 Di Lei Devoto Obbligato Servo inizia il nuovo percorso solista che ha preso forma negli ultimi anni con una serie di brani che usciranno nel corso di quest’anno.
Caricamento commenti
Commenta la notizia