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"Vento di libertà", storia di due eroine dei Vespri siciliani simbolo di Messina

«Vento di libertà» (editore Tunuè, 160 pagine, ) è l’opera prima come autore oltre che come disegnatore del messinese Lelio Bonaccorso. La graphic novel a metà tra mito e realtà racconta la storia di due ragazze che guidarono i messinesi alla rivolta contro i francesi nel 1282, per i Vespri siciliani una delle prime rivoluzioni di popolo. Una prospettiva originale perchè come scrive Nadia Terranova, scrittrice messinese più volte candidata al premio Strega, nella prefazione «la Storia la scrivono gli uomini, intesi come maschi: e molto spesso, di regola quasi, il ruolo delle donne scivola nel silenzio».
«La storia di Dina e Clarenza, due donne eroine messinesi della rivoluzione - spiega Lelio Bonaccorso - è una vicenda sempre attuale che trova punti in comune con i tragici fatti a cui assistiamo oggi in Ucraina. Nonostante siano passati quasi 800 anni, il volto delle donne che combattono fianco a fianco degli uomini, è lo stesso: medesima determinazione, forza e volontà di difendere la propria terra e i propri figli.Così come Dina e Clarenza nell’opera assurgono ad essere simboli della resistenza di un popolo che si difende da un invasore e che lotta per la propria esistenza». Dina e Clarenza, sono due leggendarie figure femminili legate allo storico assedio di Messina da parte di Carlo d’Angiò durante il Vespro siciliano. Dina e Clarenza suonano la campana per avvertire i messinesi del pericolo. Le eroine sono diventate simboli del coraggio e dell’attaccamento dei civili messinesi nei confronti della loro città. Oggi, Dina e Clarenza si trovano rappresentate a Messina nel Palazzo Zanca (municipio), nel campanile del Duomo.

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