Torna a battere un bel colpo il gruppo rock messinese Cuori Selvaggi con un Ep (Extended Play) con 4 brani dal titolo «Manna», pubblicato lo scorso 7 dicembre nelle principali piattaforme musicali di distribuzione online (Spotify, Youtube, Boomplay, Bandcamp, Deezer, I-Tunes, etc.).
Il minialbum è composto da due tracce in italiano (Ambedue e Vivide Immagini) e due in siciliano (Manna, che contiene una parte rap in italiano e A Figghia du Pasturi, con la partecipazione straordinaria all’organo di Dino Scuderi, ex De Novo e già direttore del musical Jesus Christ Superstar nonché di varie altre opere musicali).
Il gruppo è rimasto nella sua composizione storica con Giuseppe Scarcella autore dei testi e cantante, Cristian Longobardo alle chitarre, Domenico Rossi al basso e Peppe Pullia alla batteria. Arrangiamenti e musiche sono stati opera dell’intera band mentre missaggio e mastering meticoloso lavoro dello stesso Cristian Longobardo nel suo studio umbro del «Magical Mistery Room».
Manna è stato scritto e composto a distanza, in parte sotto il lockdown , e completato nel 2022. Tratta varie tematiche come quelle sentimental-conflittuali in «Ambedue», col classico dualismo fra cuore e ragione, un incitamento a ricercare un equilibrio spesso impossibile, e una ritmica prorompente, ballabile ed energica, con un cantato squillante e potente, miscelato a chitarre essenziali e taglienti. «Manna» è la descrizione del fatalismo siciliano che aspetta la liberazione dall’esterno e una sana riflessione sulle potenzialità della Trinacria mista alle sensazioni del sempiterno fenomeno migratorio interno e dei fugaci ritorni a riassaggiare occasionalmente l’Isola, madrepatria e matrigna.
«A Figghia du Pasturi (Libera)» parla di una temporanea fuga dalla vita agreste per assaporare una presunta libertà cittadina piena di insidie e cattive compagnie. Infine «Vivide Immagini», ballata melodiosa, intimista e sognante, a tratti impressionista, che pennella e colora momenti malinconici e intensi di vita, vissuta dentro una società indifferente e distratta però altamente condizionata a sua insaputa dalle stesse immagini e dimensioni mistiche che si sforza di ignorare. Un lavoro davvero pregevole della rock band peloritana che rende merito alla sua storia ormai ultradecennale.
«Ci sono momenti storici come questi - ci confida l’autore e voce Giuseppe Scarcella - pieni di scossoni economici, conflitti, crisi di socialità, che come medicina hanno proprio bisogno di una musica più energica, non solo nei suoni ma anche nei testi, per stimolare il pensiero, per sollecitare mente e cuore e noi ci abbiamo provato». Propositi per il futuro? «Continuare a scrivere e comporre, trovare i giusti modi e location, in tutta la nazione, che possano valorizzare e dare il giusto ascolto alla nostra proposta di rock inedito, sia in siciliano che in lingua italiana, consideriamo vigorose ed energiche, con lo stesso valore sia la musica che le parole».
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