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Messina, in concessione due beni sequestrati alla mafia

MESSINA. Il Comune torna a pubblicare gli avvisi per affidare a titolo gratuito due immobili confiscati alla mafia. I locali si trovano al villaggio Mili Marina in vallone dei Medici e l'altro al villaggio Acqualadroni presso il condominio "Le Terrazze". Le richieste di concessione per i due locali che si trovano rispettivamente nella zona sud e nella zona tirrenica del capoluogo dovranno essere presentate entro le 10 del prossimo 14 ottobre al dipartimento Demanio Patrimonio di via Aurelio Saffi 27.

Alla selezione possono partecipare esclusivamente comunità, enti, associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, centro di recupero e cura per tossicodipendenti che garantiscano la creazione di un servizio di Pronto soccorso sociale per tutte le persone che a causa di gravi situazioni di disagio personale e familiare o di estrema povertà devono immediatamente allontanarsi dalla propria abitazione e non hanno un posto dove andare.

Il servizio è rivolto anche a disabili con disagio sociofamiliare. Per gli immobili di Mili Marina e Acqualadroni il Comune nel giugno scorso aveva pubblicato i primi avvisi senza ricevere risposte. Era stata avanzata la concessione anche per un immobile, sempre confiscato alla mafia, di via Placida 101 che non fa più parte di quest'ultimo avviso e dunque dovrebbe essere già stato assegnato sempre per finalità sociali. Per la ristrutturazione dei beni di Mili marina e Acqualadrone la Regione aveva concesso un finanziamento per i due progetti da 346mila euro e da 333mila euro, seguiti dall'assessore Patrizia Panarello, su di un importo per tutta la Sicilia di due milioni di euro. L'immobile a Mili è un monolocale, ad Acqualadroni è composto da 4 vani.

Nei mesi scorsi, invece, la concessione della villa con piscina al villaggio Rodia che era nella disponibilità del defunto boss Michelangelo Alfano è stata oggetto a Palazzo Zanca di aspre polemiche. I residenti della zona, infatti, non gradivano la possibile presenza di soggetti con un passato di difficoltà sociali. Si tenne una commissione al Sociale con il botta e risposta tra gli assegnatari del bene e gli abitanti. Intervenne pure l'assessore al Welfare Nino Mantineo che difese la cooperativa Ecosmed incaricata di svolgere il servizio di assistenza sociale.

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