CAPO D'ORLANDO. Un boom inatteso e, forse per questo, più importante. Dopo il dato positivo di agosto il mese di settembre è stato per Capo d’Orlando, da incorniciare per quanto riguarda l’affluenza turistica. Numeri da record che hanno fatto schizzare del 67,5 per cento le presenze negli alberghi cittadini rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Una impennata solo in parte collegabile alla clemenza del tempo che ha garantito la balneazione per l’intero mese. Dall’analisi effettuata su tutte le strutture si evince un aumento del 33,13 per cento negli arrivi e del 41,50 per cento nelle presenze (dato che va rapportato all’exploit degli alberghi con le sostanziali conferme di appartamenti, agriturismo e bed and breakfast). Rispetto allo scorso anno esiste una struttura in più ma, dai dati raccolti dalle dichiarazioni che gli esercizi turistici inviano al commissariato di Polizia, si denota che l’aumento è diffuso a tutte le attività. Il totale ha fatto segnare in città 2785 arrivi e ben 8947 presenze. «Nello specifico — spiega l’ufficio turistico regionale di Capo d’Orlando — per quanto riguarda gli stranieri si nota un aumento dei turisti provenienti dal Nord Europa, dall’Europa dell’Est, dagli Stati Uniti, dal Messico e da alcuni paesi dell’Asia. In aumento anche i cosiddetti turisti “di ritorno” da Australia e Svizzera. Per ciò che concerne gli italiani, invece, si ha un incremento nei turisti in arrivo da Trentino, Val d’Aosta, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Toscana ed Umbria». A beneficiarne, oltre alle attività ricettive, anche quelle commerciali, tra cui numerosi locali nati proprio negli ultimi mesi.