MESSINA. Seimila posti di lavoro edili persi in tutta la provincia negli anni della crisi. Nasce da questo numero la grande manifestazione regionale degli operai di Cgil, Cisl e Uil che ha portato a Ragusa oltre mille persone proprio all'esterno dell'Ospedale Giovanni Paolo II, esempio di un'opera faraonica ma rimasta incompiuta. Dalla provincia nutrita la rappresentanza messinese della Filca guidata dal segretario Giuseppe Famiano che ha evidenziato come nel nostro territorio lavoro nero e precariato crescano di pari passo e impediscono qualsiasi possibilità di ripresa del comparto edile. "Nei primi nove mesi del 2014 abbiamo registrato una riduzione degli importi delle gare del 46,03%, ovvero si appaltano piccole opere che comportano un ridotto impiego di manodopera. Il dramma del settore è rappresentato dalla chiusura, in tutta la regione, di circa 2500 imprese edili". I sindacati reclamano lo sblocco di tutte le opere - circa 140 - finanziate e appaltate dagli enti locali.