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Il Comune di Messina risparmia sugli oneri dei Quartieri

Intanto dal governo nazionale non è ancora giunta una risposta per il Piano di riequilibrio decennale finanziario, unica ciambella di salvataggio contro il dissesto economico.

MESSINA. Con le casse comunali in predissesto l'amministrazione sta risparmiando ovunque. Adesso l'ente ha ritrovato 206mila euro sulla previsione di spesa per il 2014 di 376mila euro dai rimborsi che il Comune deve ai datori di lavoro, privati ed enti pubblici economici, per gli oneri ai permessi concessi ai dipendenti che rivestono la carica di presidente o consigliere di Quartiere.

Il segretario-direttore generale di Palazzo Zanca, Antonio Le Donne, ha autorizzato il dipartimento Servizi Finanziari a disimpegnare i 206mila euro frutto della differenza tra i 376mila previsti nel 2014 e i 170mila che materialmente saranno erogati ai datori di lavoro per le assenze dei consiglieri di circoscrizione impegnati nelle sedute e nelle attività politiche dei sei Quartieri. Le Donne, il 6 novembre scorso, aveva comunicato agli uffici che "si rende necessario porre in essere economie di spesa per fronteggiare improrogabili obblighi istituzionali, adottando appositi provvedimenti dirigenziali di disimpegno della spesa". Secondo l'articolo 20 della legge regionale del 23 dicembre 2010 n. 30 il Comune, su richiesta documentata del datore di lavoro, è tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto ai consiglieri e presidenti circoscrizionali per retribuzione e assicurazioni per le ore o le giornate di effettiva assenza dal posto di lavoro per l'esercizio del mandato elettorale: si chiamano oneri riflessi.

 

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