SAN FILIPPO DEL MELA. Circa trecento persone tra esponenti di associazioni ambientaliste, comitati di cittadini e politici del Movimento Cinque Stelle hanno protestato nel pomeriggio nella frazione di Archi a San Filippo del Mela (Me) contro la realizzazione di un impianto per bruciare i rifiuti in una zona già ad alto rischio ambientale. L'impianto dovrebbe sostituire la centrale termoelettrica Edipower sempre più a rischio chiusura dopo che sarà completato l'elettrodotto Terna Sorgente Rizziconi.
Le associazioni ambientaliste chiedono che gli operai vengano impiegati nella raccolta differenziata o in altro e non vogliono la costruzione del Css. Stamani intanto davanti ai cancelli del'azienda hanno protestato anche i dipendenti.
I circa 400 lavoratori non hanno ricevuto alcuna risposta da azienda ed istituzioni dopo gli impegni da loro assunti al tavolo della Regione dello scorso 21 gennaio e così come avevano avvisato hanno voluto rimarcare che non sono disposti ad attendere oltre.
Per Filctem-Cgil, Uiltec-Uil, Fiom-Cgil Uilm-Uil, «la strategia aziendale avallata dal colpevole disinteresse della Regione deve essere urgentemente arrestata. Il territorio già duramente colpito sul piano produttivo ed occupazionale non può subire un ennesimo scippo».
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