MESSINA. Se il Prodotto interno lordo del capoluogo è pari a 4 miliardi circa il nuovo Piano decennale di riequilibrio economico del Comune inciderà in un incremento annuo del Pil del 2,5%, cioè almeno cento milioni. Ne sono convinti il sindaco Accorinti e il vice Guido Signorino dopo l'approdo in Consiglio comunale dei correttivi al Piano che nelle intenzioni dell'amministrazione è l'unica ciambella di salvataggio per evitare il dissesto finanziario. Dopo la votazione in Consiglio il documento sarà inviato al ministero degli Interni, che aveva già richiesto correttivi ai primi atti, e in caso di esito positivo Palazzo Zanca riceverà un prestito da 70 milioni di euro per pagare debiti e risanare le casse del Comune con un piano di risparmi e tagli previsto nel periodo 2014/2023. La delibera ha ricevuto la scorsa settimana il via libera dai Revisori dei Conti comunali. Dalle prime risultanze per il 2014 il Comune rispetterà il Patto di Stabilità finanziario come già fece per il 2013 e secondo l'analisi di Signorino, che è assessore al Bilancio, l'ente è uscito da una crisi strutturale di liquidità che ha reso possibile restituire i 15 milioni di anticipazione al Governo senza pregiudicare i pagamenti. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA