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Caos treni in Sicilia, i sindacati scendono in piazza a Messina

Contro i tagli previsti dal ministero

MESSINA. Si sono svolte ieri a Messina  due manifestazioni dai sindacati per chiedere un potenziamento  nella rete ferroviaria siciliana e nello Stretto. Al Palacultura  di Messina, circa 600 persone hanno partecipato alla convention  indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sma Fast Ferrovie,  Ugl Trasporti, per sollecitare «la tutela del diritto dei  siciliani: la continuità territoriale, il miglioramento dei  servizi nello Stretto, la firma del contratto di servizio e per  lo sviluppo del traffico merci». «Da oggi - dicono - speriamo  nella svolta, un vero servizio veloce ed efficiente, degno di un  paese europeo che i cittadini  siciliani attendono da tempo».     I sindacati confederali non hanno aderito allo sciopero  regionale voluto invece oggi dal sindacato autonomo Orsa,  spiegando che la loro scelta è stata dettata «dall'impegno delle  Ferrovie sullo stop alla dismissione del traghettamento dello  Stretto». Allo sciopero hanno comunque partecipato centinaia di  marittimi in città. Soppressi diversi  treni e navi Bluvia,  garantiti solo i servizi essenziali. Circa 300 persone tra  ferrovieri, i rappresentanti dell'Orsa, di associazioni e del  movimento #?ilferribottenonsitocca hanno invece manifestato al  salone delle Bandiere del Comune.  L'assemblea ha deciso  l'organizzazione di uno sciopero generale per i primi giorni di  giugno e una nuova mobilitazione che coinvolgerà i comuni e i  cittadini della Sicilia e della Calabria.

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