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Turismo, operatori siciliani protestano a Taormina

Oggi sono quasi un milione di lavoratori sono ancora senza contratto di lavoro, circa 70 mila quelli interessati nell'isola.

TAORMINA. Tutele ridotte, un contratto vecchio di due anni, ammortizzatori sociali, la nuova Naspi, che dimezza l'indennità di disoccupazione per il lavoratori stagionali. Questi sono alcuni dei motivi che hanno portato in piazza ieri migliaia di lavoratori del turismo in occasione dello sciopero indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Le principali manifestazioni si sono tenute a Milano, Roma e Taormina, dove era presente la Uiltucs Sicilia guidata da Marianna Flauto. «Le scelte che hanno riguardato il settore - dice Flauto - non hanno mai tenuto conto delle peculiarità del turismo. I lavoratori stagionali del settore percepiranno sussidi dimezzati rispetto al passato, segno che chi ha varato la riforma vive fuori dalla realtà. Rivendichiamo il diritto ad avere un contratto e una paga dignitosa».

Oggi sono quasi un milione di lavoratori sono ancora senza contratto di lavoro, circa 70 mila quelli interessati nell'isola. «Ad aggravare la crisi del settore sono i nuovi parametri dell'ammortizzatore sociale Naspi - conclude - in vigore da maggio. Uno stagionale che lavora sei mesi l'anno si ritroverà costretto a subire il dimezzamento della durata e la netta riduzione del beneficio».

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