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Porto di Capo d'Orlando, si lavora al prolungamento del molo

La sabbia che sarà dragata all’interno dell’invaso portuale non potrà essere utilizzata per alimentare artificialmente la spiaggia di San Gregorio, come si era auspicato, ma andrà in una zona di accumulo a levante.

CAPO D'ORLANDO. Il grosso della manodopera deve ancora iniziare a lavorare (già dai primi di maggio il cantiere sarà a pieno regime) ma i mezzi all’interno dell’area portuale di Capo d’Orlando cominciano a produrre i primi frutti.

È già iniziato, infatti, il prolungamento del molo di sopraflutto con la posa dei tetrapodi realizzati nei mesi scorsi dall’impresa, mentre nello specchio d’acqua le ruspe hanno avviato il dragaggio. E proprio queste due fasi, abbastanza laboriose, costituiscono la prima parte dei lavori che dovranno essere ultimati entro l’autunno. Poi si passerà alla realizzazione del rimessaggio e officina barche (1.400 mq), Yachting club (1.500 mq) e di circa 3.400 quadrati sui quali sorgeranno negozi.

Complessivamente il porto si svilupperà su 183.400 metri quadri di cui 110.000 mq per l’area interna e 38.670 mq di banchine. In tutto si prevedono 552 posti barca ed un percorso turistico per valorizzare le antiche Cave del Mercadante (aree protette).Tra coperto e scoperto, inoltre, il porto avrà a disposizione 600 posti auto. A pieno regime, all’interno dell’area transiteranno 400 camion al giorno.

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