MILAZZO. Per trovare una soluzione sul futuro dei 27 portuali rimasti senza lavoro e senza stipendio, da diversi mesi, ci sarà un incontro al ministero delle Infrastrutture, nella prima settimana di settembre. La notizia dell'ennesimo tavolo, alla presenza del sindaco Giovanni Formica, dei sindacati, dell'Autorità portuale, del comandante del porto mamertino e dei rappresentanti delle imprese portuali attualmente operanti nel bacino milazzese, è stata data al capo del Compartimento marittimo, capitano di Fregata Matteo Lo Presti, il quale tanto si è speso in questi ultimi mesi per non lasciare senza lavoro 27 portuali che, da anni, hanno operato nel bacino milazzese movimentando miglia di tonnellate di merce in arrivo e partenza. Le soluzione sulle quali ruota la possibilità della ripresa operativa dei portuali, in pratica sono tre. La prima è quella di unificare la movimentazione delle merci nei porti di Messina e Milazzo, operanti nella stessa Autorità portuale, al fine di rappresentare al ministero un maggior flusso di movimentazione merci; il secondo suggerimento potrebbe essere quello che il ministero possa autorizzare l'utilizzo dell'ex articolo 17 (elenco nominativo dei portuali da utilizzare) per l'impresa portuale e non per i singoli lavoratori, in modo da permettere alla stessa cooperativa di far ruotare i ventisette lavoratori; terza e ultima possibilità è quella di farsi autorizzare dal ministero ad utilizzare il personale dell'impresa per altri servizi portuali per una più proficua occupazione.