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Codacons, esposto per le autostrade siciliane: nel mirino la Palermo-Messina

PALERMO. Il Codacons rende noto di aver  depositato alla Procura della Repubblica di Catania un  esposto-denuncia nei confronti dei vertici di Anas e Cas  (Consorzio Autostrade Siciliane) per «la vergognosa condizione  di abbandono e pericolo in cui vengono lasciate da anni le  autostrade siciliane, ipotizzando i reati di attentato alla  sicurezza dei trasporti e omissione di atti d'ufficio».     Secondo il Codacons vi sono «Barriere di sicurezza non a  norma, con alto rischio in caso di incidenti e di fuoriuscita  dei mezzi dalla sede autostradale. Molte colonnine di Sos sono  fuori uso, la segnaletica verticale è sempre più coperta dalle  piante, i viadotti sono privi di manutenzione e spesso il ferro  portante risulta esposto ormai da tempo. Le gallerie, poi, sono  altamente pericolose in quanto per lunghi tratti sono  interamente al buio e prive di estintori a norma di legge».

 Il Codacons lancia, pertanto, una provocazione: «Considerato  che i proventi dei pedaggi dell'autostrada Messina-Palermo e  Messina-Catania non vengono utilizzati, come dovrebbero, per la  necessaria manutenzione delle autostrade ma alimentano soltanto  sprechi, chiediamo al premier Matteo Renzi e al ministro delle  Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che in Sicilia  venga immediatamente sospeso quest'inutile balzello che, in  assenza di un servizio autostradale dignitoso viene vissuto dai  Siciliani come l'ennesima ingiusta vessazione».

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