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Pianta organica dell’Asp di Messina, la Cisl: «Tagliati 4 milioni di euro»

«Il budget assegnato dall’assessore regionale alla Salute non consente di approntare un’azione reale parametrata ai servizi e ai bisogni del territorio»

MESSINA. La Cisl ha spiegato in un dossier come mai ha bocciato la nuova dotazione organica dell'azienda sanitaria provinciale. Anche gli altri sindacati nei giorni scorsi avevano rispedito al mittente il provvedimento.

Ieri la Cisl, con il segretario provinciale Tonino Genovese, il responsabile della Cisl Funzione Pubblica Calogero Emanuele e della Cisl Medici Gianplacido De Luca, ha detto la sua. «La somma di 237 milioni e 733 mila euro, il budget assegnato dall’assessore regionale alla Salute all'Asp per la formulazione delle nuove dotazioni organiche, non consente di approntare un’azione reale parametrata ai servizi e ai bisogni del territorio - si legge nel dossier - una massa finanziaria ridotta di circa 4 milioni rispetto al 2011 che ammontava a 241 milioni e 481 mila euro perché l’Asp, nel precedente triennio ha speso 222 milioni 688 mila euro, quasi 19 milioni di euro in meno per servizi al cittadino». Il sindacato ha ricordato come il bilancio 2014 dell’azienda presentava un avanzo di amministrazione di 6 milioni 928 mila euro e che invece, con una variazione operata nel febbraio 2015 con delibera n. 320, è stata registrata una perdita di esercizio di 15 milioni e 320 mila euro che, a chiusura del 2015, porterebbe a un disavanzo di 8 milioni e 467 mila euro.

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