MESSINA. Il taglio di dodici milioni di euro per gli ospedali di tutta la provincia interessa a pochi. Ieri nel salone delle Bandiere del Comune si è svolto l'incontro sul tema: "Il sistema sanitario di finanziamento per tetti di spesa - voce costo del personale sanitario". La riunione doveva servire a stabilire le azioni da intraprendere contro il decreto assessoriale regionale n. 1380 del 5 agosto scorso. Ma in sala erano presenti su 108 Comuni soltanto il sindaco, Renato Accorinti, gli onorevoli Giuseppe Laccoto e Filippo Panarello, i sindaci ed i rappresentanti dei comuni di Casalvecchio Siculo, Castelmola, Castroreale, Giardini-Naxos, Lipari, Mirto, Monforte San Giorgio, Naso, Roccalumera e Saponara, i direttori delle Aziende Sanitarie, l'Irccs Neurolesi, le organizzazioni sindacali ed i comitati consultivi aziendali dell'ASP., del Policlinico e del Papardo-Piemonte.
L'incontro segue la riunione della Conferenza dei Sindaci dello scorso 28 settembre a Palazzo Zanca che ha già espresso parere negativo all'atto. Per la Cgil è stato grave che si siano registrate molte assenze: mancava la stragrande maggioranza dei sindaci. "Con rammarico - dichiara il segretario Lillo Oceano - dobbiamo registrare la troppa distrazione della politica e degli amministratori sul sistema sanitario del nostro territorio". Per la Cgil appaiono incomprensibili i criteri che hanno determinato la scelta operata dalla Regione, soprattutto se si pensa che altre realtà sanitarie della regione, non certamente di eccellenza, sono state invece fortemente premiate. Il taglio sulla spesa per il personale pari a 10.741.000 andrà pesantemente a colpire le aspettative di assunzione a tempo indeterminato dei vincitori di concorso e dei precari e colpirà i servizi.
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