MESSINA. L'agenzia delle entrate rischia di sbancare Messinambiente e, di conseguenza il Comune, socio al 99 per cento della società di smaltimento e spazzamento dei rifiuti. Il tribunale civile si è riservato la decisione sulla richiesta di sospensiva del pignoramento effettuato dall'agenzia. Ed il Comune non si è costituito parte civile nel procedimento.
Una spada di Damocle sulla testa di palazzo Zanca alle prese con una situazione di predissesto finanziario e in attesa che la commissione ministeriale approvi il piano di rientro decennalle che comprende quasi 400 milioni di debiti. A dare notizia dello stato di avanzamento del precetto avanzato nei confronti di Messinambiente da parte di riscossione Sicilia e quindi dall'agenzia delle entrate, la consigliera del gruppo Misto Antonella Russo. Una nota è stata inviata al prefetto, al sindaco, ai revisori dei conti, all'assessore alle partecipate, a Messinambiente. La Russo vuole sapere a quanto ammonti la sorte capitale del debito e a quanto gli interessi, e se siano stati ravvisate responsabilità da parte dei dirigenti che si sono susseguiti nel tempo.
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