STROMBOLI. Rischia di saltare l'aumento del contributo di sbarco a 2 euro e 50 (prima era un euro e 50) e di 5 euro per scalare i crateri di Stromboli e Vulcano deciso dalla giunta Giorgianni. Lo ha deciso il ministero dell'economia e delle finanze che ha inviato una nota ai Comuni delle isole minori italiane sancendo che «non è possibile prevedere nuovi balzelli per i cittadini». Sul contributo di sbarco si è anche pronunciata la Corte dei Conti dell'Abruzzo che ha accolto alcuni ricorsi presentati da cittadini: «La norma sul contribuito di sbarco - ha sancito - deve essere letta in maniera estensiva; il blocco assoluto dei tributi previsto dalla legge di stabilità è applicabile a tutte le forme di variazione in aumento dei tributi a livello locale, imposta di soggiorno compresa». Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni - ovviamente - non è di questo avviso perchè è l'unica opportunità per rimettere a posto il bilancio, tenuto conto che c'è un buco di circa 2 milioni di euro per i mancati trasferimenti di Stato e Regione (e si prospetta un ulteriore taglio del 5% ed ulteriori penalizzazioni a livello economico) e ha già inviato una nota al governo Renzi ed ai parlamentari nazionali che hanno approvato il provvedimento. «È una incongruenza - spiega il sindaco Giorgianni - su nostra richiesta il provvedimento è stato varato dal parlamento nazionale ed ora il ministero ci dice che non si può attuare. Il contributo di sbarco è stato approvato nel collegato ambientale quindi si tratta di "Green Economy", legge 221/2015». Al ministero dell'ambiente - in realtà - non sono convinti di questa interpretazione. La giunta Giorgianni ed il presidente del consiglio tra l'altro per lo sforamento del patto di stabilità hanno dovuto tagliarsi per legge lo stipendio del 30%. Con il contributo di sbarco l'obiettivo era incassare da 2 a 3 milioni di euro.