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Tassa di soggiorno a Patti? Unanime coro di «no»

PATTI. «Se viene istituita la tassa di soggiorno, putemu chiudire». Questa frase, con il concetto portante espresso tipicamente in dialetto siciliano, pronunciata dal fondatore di uno dei ritrovi, "Senza Regole", maggiormente attenzionati della stazione turistica di Marina, Rocco Ceraolo, racchiude in maniera eloquente, la netta avversione verso questa ipotesi, peraltro condivisa, anche da parte, degli albergatori, titolari di camping e di altre strutture balneari.

Infatti ad acuire maggiormente, questo ostracismo, ecco in rapida successione, i pareri dei diretti interessati, incominciando da Nanni Greco, titola re del "Camping Marinello", adiacente presso gli omonimi laghetti, che con la sua struttura contribuisce a raggiungere complessivamente circa 60 mila presenza annuali, ovvero il 50% dell' intero flusso turistico. «Già siamo in un periodo di crisi del turismo non indifferente, in quanto gli italiani sono diminuiti notevolmente, anzi quasi scomparsi. Rimangono, per fortuna gli stranieri, provenienti, dalla Francia, Olanda, Germania, Austria e paesi scandinavi, che tra l' altro sono molto attenti e parsimoniosi, soffermandosi spesso anche sul centesimo, prima di spendere i loro soldi.

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