Gestione dei rifiuti, firmato il contratto di servizio a Messina

MESSINA. Alla presenza del segretario generale, Antonio Le Donne, e dell’assessore all’Ambiente ed ai Nuovi Stili di Vita, Daniele Ialacqua, è stato firmato a Palazzo Zanca il contratto di servizio per la gestione dei rifiuti urbani nel comune di Messina, tra l’amministratore unico della Messinaservizi Bene Comune, Beniamino Ginatempo, ed il dirigente il dipartimento Ambiente e Sanità, Romolo Dell’Acqua, con il supporto tecnico del responsabile dell’ufficio Contratti, Santino Saia. E’ la prima volta che a Messina si firma un contratto di servizio per la gestione dei rifiuti. “Un passo decisivo lungo la strada tracciata dall’Amministrazione comunale – dichiara l’assessore Ialacqua – per dare una nuova governance al settore rifiuti, con un nuovo ente gestore in grado di fare quegli investimenti necessari per uscire definitivamente dal sistema dell’emergenza che caratterizza, ormai da anni, la gestione dei rifiuti in Sicilia e a Messina”. Comincia adesso il conto alla rovescia, secondo quanto prevede l’art. 4 del contratto che dispone “il gestore dovrà svolgere tutte le attività preliminari necessarie all’avvio del servizio di gestione integrata dei rifiuti entro 90 giorni dalla sottoscrizione del contratto”. Sempre ieri, giovedì 27, è stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune il bando per la selezione del direttore generale della nuova società. Le domande degli aspiranti dovranno pervenire entro le ore 24 di lunedì 21 agosto. “La firma del contratto di servizio e il bando per la nomina a direttore generale – dichiara l’assessore – erano gli ultimi due tasselli previsti affinché si potesse completare il percorso tracciato nel lontano 15 novembre 2014, con l’approvazione in Giunta comunale del Piano d’intervento ARO, nel quale l’Amministrazione, nella raccolta porta a porta in tutta la città e nella società in house, indicava gli strumenti strategici per dare una svolta alla gestione dei rifiuti a Messina. L’approvazione del Consiglio comunale il 29 giugno 2016 del Piano ARO consentiva di presentare la delibera di costituzione della nuova società in house, in un primo tempo individuata in una multi servizi, aggregando il settore dell’acqua e dei rifiuti, successivamente, proponendo una nuova società “Messinaservizi Bene Comune”, per la gestione dei rifiuti e del verde, approvata dal Consiglio il 13 febbraio 2017, ad un paio di giorni dal voto di sfiducia. La società veniva materialmente costituita il 31 marzo 2017, ma per l’approvazione della delibera di affidamento del servizio bisognava attendere il 27 giugno 2017 dopo un lungo e tormentato iter in consiglio”. “Siamo soddisfatti per il risultato conseguito – prosegue Ialacqua – ed ora bisogna lavorare sodo affinché entro il mese di ottobre si possano trasferire alla nuova società tutti i mezzi, personale e servizi, attualmente gestiti da Messinambiente spa e ATOMe 3, entrambe in liquidazione, per dare finalmente stabilità lavorativa ai dipendenti delle due società, implementando il nuovo servizio di gestione, finalizzato a raggiungere gli obiettivi di legge, tra cui la raccolta differenziata al 65 per cento ed il recupero di materia al 50 per cento, con la riduzione della TARI”. Tra i punti salienti del contratto di servizio, che avrà una durata di nove anni, per una cifra totale di circa 300 milioni di euro, si evidenzia quanto previsto dall’art. 5, che individua i servizi distinguendoli tra servizi di base; servizi accessori a richiesta e servizi connessi, rinviando all’allegato 3 per il dettaglio; il corrispettivo di detti servizi individuato nell’allegato 4; i numerosi controlli di gestione, di cui agli articoli 22 e 23, con previsione di visite ed ispezioni da parte del Comune, indagini sulla soddisfazione dell’utenza; la carta della qualità del servizio prevista dall’art. 18; la nuova modalità di controllo e sistema sanzionatorio, con l’applicazione di penalizzazioni sul sistema incentivante del management del gestore. Infine all’art. 29 le cause di risoluzione del contratto, tra le quali ripetute e gravi interruzioni del servizio, per una durata superiore a 3 giorni consecutivi, imputabile a colpa grave o dolo del gestore.