CAPO D'ORLANDO. Sensibile incremento per il turismo orlandino, gli arrivi dei vacanzieri relativi all’anno 2017, registrano un più 16%, le presenze totali raggiungono un aumento pari al 17%. Il dato emerge dalle percentuali elaborate dallo sportello informativo paladino del Dipartimento regionale Turismo, con riferimento all’anno appena conclusosi e consacra Capo d’Orlando, «città a vocazione turistica».
Nel 2017, secondo i dati elaborati dalla funzionaria Maria Teresa Gaglio, gli arrivi nelle strutture ricettive paladine, che comprendono hotel, Bed & Breakfast, affitti registrati, campeggi, hanno raggiunto le 82.456 presenze, di cui 17.644 turisti stranieri. Numeri notevoli che riportano la città ai livelli del 2009 (prima della fase più acuta della crisi), solo nel settore alberghiero si contano infatti 61 mila presenze. L’incremento è del 16% rispetto all’anno precedente ed è trainato dal turismo italiano (Lazio, Emilia Romagna e Lombardia le regioni di provenienza più diffuse, oltre che dalla stessa Sicilia), ma l’aumento di stranieri è molto consistente, un vero boom di arrivi dall’Est europeo, circa mille provenienti dalla Russia, ma anche dalla Polonia, da Danimarca, Australia, Olanda e Belgio, raddoppiato il numero in arrivo dagli Stati Uniti.