Una manifestazione di protesta si è tenuta stamane davanti al municipio di Messina, capeggiata dal vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Nino Interdonato, insieme a imprenditori ed esponenti di Confcommercio e Confesercenti. «Chiediamo alla soprintendenza di Messina un iter chiaro e definito e un protocollo standard e semplice che consenta agli imprenditori che otterranno soldi a fondo perduto o che aderiranno ai prestiti fino a 25 mila euro previsti dal governo di investire nelle loro attività. «Se la soluzione non arriverà dalla Soprintendenza - ha aggiunto Interdonato - sono sicuto che il presidente della Regione Nello Musumeci e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè troveranno una soluzione». E Benny Bonaffini di Confesercenti ha rimarcato che «le dispozioni legislative prevedonol'occupazione gratuita del suolo pubblico e la deroga ai pareri della Soprintendenza; ma dal 31 ottobre dovremo rifarci a regole che vogliamo conoscere adesso, prima di investire i nostri soldi in una direzione che potrebbe rivelarsi errata». Uno degli imprenditori più noti di Messina, Alessandro Faranda, ha affermato che «l'emergenza deve essere affrontata con elasticità, mi auguro che la Regione ascolti il grido di dolore che viene dai commercianti».