«Alle Eolie la pesca scarseggia. A un certo punto, quest’estate, non si trovava più neanche un totano. Occorre urgentemente istituire l’Area marina protetta». Lo dice Clara Rametta, sindaco del Comune di Malfa, uno dei tre dell’isola di Salina.
Ma i vertici del consorzio Cogepa, che raggruppa buona parte dei pescatori eoliabi, non la pensa così: il presidente salvatore Rijtano e il vice Pinuccio Spinella si chiedono «da quale fonte informativa, la sindaca di Malfa trae queste affermazioni che riteniamo assolutamente infondate, La causa di una carenza di pescato, sopratutto del totano, è dovuta, supponiamo, a eventi ambientali e ciclici di riproduzione, oggi ritornati nella normalità. I minori quantitativi di totani, inoltre, scoraggiano l’attività di pesca per la numerosa presenza di delfini che vanificano ogni battuta, tanto da realizzare una perdita di ben oltre il 75%».
«La presenza dei delfini - prosegue Rijtano - qualificante per l’ambiente, di contro confligge, prioritariamente con la pesca del totano e con quella del tremaglio, determinando danni ai sistemi di pesca. La sperimentazione di dissuasori non ha sortito nessun risultato e rappresenta, persino, una ulteriore fonte di richiamo. La presenza delle altre specie nell’arcipelago eoliano è indiscussa, ma sussiste una condizione limitata di possibile cattura che dovrà essere oggetto di attento esame».
Una attenzione particolare sarà riservata alla pesca ricreativa, esercitata senza nessun controllo. «Non è l’Area marina protetta delle Eolie che serve - concludono gli esponenti di Cogepa - ma l’imminente attuazione del Piano di gestione locale, (12 miglia da ogni isola, di cui alla legge regionale del 20 giugno 2019 n. 9) che sancirà, con i diritti esclusivi di pesca, la gestione di quella professionale e ricreativa, oltre alla tutela e valorizzazione di tutti i siti naturalistici. Le Isole Eolie, come le isole Faroe che hanno avuto approvato dalla Commissione europea il loro piano di pesca per il 2021, presenteranno alla Commissione Ue, come richiesto dal Commissario per l’Ambiente, Virginijus Sinkevicius, entro il prossimo 15 febbraio 2021, il proprio progetto e le osservazioni sulle misure tecniche».
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