L'emergenza sanitaria frena le prenotazioni delle prossime vacanze in Sicilia. I luoghi incantevoli non mancano ma le prospettive non fanno ben sperare. Per gli operatori del settore ci sono ancora molte incognite e le tariffe rimangono al palo. Taormina e le Isole Eolie sono tra i gioielli dell’offerta turistica siciliana, ma le attese non sono floride. Così, nell’ottica degli operatori è difficile che si pensi a un aumento delle case in affitto per l’estate. «Per ora va malissimo e fino a quando non si sblocca questa situazione e non arrivano i turisti dall’estero, non potremo programmare nè lavorare molto», dice con amarezza Giovanni Ficarra, presidente Federalberghi Extra Taormina e presidente dell’associazione B&B e case d’epoca di Taormina. «I prezzi variano a seconda del periodo e delle case ma i nostri sono rimasti quelli precedenti e non pensiamo, noi come altri, di potere fare diversamente data la situazione», ragiona Ivan Turcarelli, agente immobiliare che opera alle Eolie - ci stanno arrivando richieste da tutta Italia e qualcuna anche dall’estero, per la maggior parte sono affitti settimanali». «Mancano i turisti che provengono dagli Stati Uniti, dall’Inghilterra e dalla Germania - riprende Ficarra - e solo da giugno in poi partirà il mercato italiano». Il timore è che sarà un altro anno di grande difficoltà sia per gli alberghi, i B&B che per le strutture extra alberghiere, ovvero le case vacanza: «Se non passano almeno due mesi, non capiremo quali saranno i flussi turistici dell’estate, probabilmente ci saranno, andrà un poco meglio dell’anno scorso, quando abbiamo lavorato soprattutto ad agosto, ma la crisi è profonda e molti non apriranno».