A Lipari a furor di popolo si chiede che il porticciolo di Pignataro si renda operativo come scalo alternativo per gli aliscafi. Tanto più che l'approdo di Sottomonastero, dopo l'urgano, è stato ancora una volta danneggiato e riparato e i mezzi della Liberty Lines sono stati costretti per qualche giorno a fare la fila a Punta Scaliddi adiacente la banchina di Sottomonatsero, dove attraccano anche le navi. A farsi carico della richiesta è Emanuele Carnevale, ingegnere e "patron" dell'azienda che raggruppa alberghi, ristoranti e lidi balneari. «Dopo i danni delle scorse settimane - dice - dobbiamo aprire Pignataro come scalo alternativo. Si può fare...». Sulla stessa lunghezza d'onda una serie di operatori economici e tecnici. «Certo che si può fare - aggiunge Felicino Mirabito, commercialista e vice presidente del comitato Trasporti Eolie - basta allungarlo e fare la giusta manutenzione ed arredo. Forse bisogna anche intervenire sulla qualifica che attualmente, indipendentemente dallo stato di manutenzione, ne impedisce l'utilizzo. Comunque nel piano integrato delle infrastrutture viene riportato con l'identificativo M26 con lo status di Progetto Preliminare la riparazione, messa in sicurezza e potenziamento del porto Pignataro con una previsione di spesa pari a 4 e priorità 2. Il piano redatto nel 2017 era con obbiettivo a medio termine, entro il 2030. Considerati gli anni inutilmente passati potrebbe essere 2040». «Si può fare, anche nello stato attuale - puntualizza Gianfranco Guarino, geometra e già vice sindaco - provvedendo alla manutenzione qualche intervento di riparazione del pavimento, negli anni 2004 - 2005 etc, fu utilizzato come terzo scalo in caso di necessità, risolvendo benissimo i problemi derivanti dallo scirocco, qualche problema si creò nella logistica a terra». Favorevoli anche l'imprenditore Peppe Casella e la commercialista Angela Lo Ricco, mentre l'armatore Giancarlo Puleo è «d'accordissimo ma è un pò marcio, se lo sistemano è una ottima alternativa».«Questa iniziativa – spiega il sindaco Riccardo Gullo – è stata già concordata durante l’ ultima importante riunione operativa che abbiamo avuto al Comune anche con il rappresentante regionale delle infrastrutture, ma purtroppo il mal tempo ci ha anticipato». Nel contempo, l’operatore economico Antonio Marturano ha anche lanciato l’allarme sulle condizioni dell’approdo a giorno degli aliscafi «nella parte sottostante è davvero a rischio». E si è in attesa dei lavori che dovrebbero permettere alla struttura di essere allungata di oltre cento metri.