A fine mese le navi della Caronte&Tourist Isole minori che per il periodo estivo hanno garantito le corse da e per le isole di Sicilia a mercato libero, si fermeranno. Lo ha annunciato la società: “non eserciteremo più il trasporto marittimo con navi verso le isole Eolie, Egadi e Ustica e pertanto siamo costretti al licenziamento colletttivo di tutto il personale alle proprie dipendenze che vi è attualmente adibito”. E’ stato scritto ai sindacati dei lavoratori, agli assessorati regionali preposti ed ai relativi Comuni. I dipendenti complessivamente sono 71. 8 comandanti, 4 primi ufficiali, 3 secondi ufficiali, 7 direttori di macchina, 7 nostromi, 23 marinai, 4 giovani di coperta, 4 mozzi, 8 operai motoristi e 3 comuni di macchina. “In considerazione della situazione – è stato scritto dalla società messinese - è indispensabile la conclusione della procedura entro i tempi strettamente previsti dalla normativa vigente”. Ribadita anche la vicenda in corso dalla scorsa primavera e che ha visto il Tribunale di Messina sequestrare, su richiesta delle Procura della Repubblica, le tre navi traghetto Helga, Bridge e Ulysse perché ritenute “non conformi al trasporto di persone a mobilità ridotta. (di tutt’altro avviso è l’armatore). “La significativa riduzione dell’attività – continua la nota - e il rilevante aggravio finanziario derivante dalla liquidazione degli oneri relativi alla cessazione dei rapporti con il personale interessato non consentono di prevedere ulteriori oneri rispetto a quelli previsti per legge”. Grandi preoccupazioni ovviamente tra i sindaci delle isole minori che sono pronti a “battagliare” con la Regione per poter riottenere collegamenti marittimi adeguati per soddisfare quelle che sono le esigenze primarie di continuità territoriale per le popolazioni e anche per i tanti villeggianti e vacanzieri soprattutto stranieri che ancora affollano gli Arcipelaghi. L’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Aricò ha già dichiarato che “Entro fine mese avremo pronta la trattativa privata aperta a tutti per fare quanto più in fretta possibile. Noi procederemo con una corsia che ci auspichiamo sia molto veloce. Dopodiché dovremo capire come muoversi. Se i soggetti invitati non parteciperanno poi vedremo il da farsi”. “Che la Regione Siciliana – replica l’Ad della Caronte Vincenzo Franza – cerchi altre compagnie di navigazione interessate a operare sulle rotte da e verso le isole minori è istituzionalmente doveroso. Va però chiarito, in riferimento a due lotti della precedente gara, che la Caronte non ha rinunciato all’aggiudicazione provvisoria ma, essendo scaduti i termini di aggiudicazione, non ha confermato la propria offerta, a causa dei noti problemi interpretativi sulla normativa relativa alle persone a mobilità ridotta. Siamo convinti che questo nodo si dirimerà al più presto. D’altra parte, continuiamo a ritenere che le nostre navi, peraltro di recente dotate di ascensori per come richiesto specificamente dagli ultimi bandi della Regione Siciliana, siano le più idonee a operare per i servizi richiesti per le loro caratteristiche tecnico nautiche”. “L’essere riusciti – puntualizza - ad effettuare, per quanto possibile, i collegamenti in regime di libero mercato nonostante il sequestro di tre mezzi navali testimonia una capacità organizzativa che non potrà che ulteriormente affinarsi con il prossimo arrivo in Sicilia della Nerea, che a breve arricchirà di nuove tecnologie la flotta del Gruppo”. “Non c’è nulla di anomalo – conclude l’Ad Franza - nel tutelare le proprie ragioni nelle sedi competenti, soprattutto quando i temi in discussione paiono – a chi li vive –assolutamente chiari. Noi continueremo a farlo, forti delle nostre convinzioni e della fiducia nella giustizia e in chi la amministra”.