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Cambia il modo di fare turismo alle Isole Eolie: arriva il Piano per lo sviluppo sostenibile

La redazione del documento è stata affidata alla Fondazione Santagata di Torino. Ora è arrivata l'approvazione delle giunte di Lipari, Santa Marina Salina, Leni e Malfa

Le Isole Eolie si sono dotate di un «Piano strategico di sviluppo per il turismo sostenibile»: un documento di programmazione indispensabile per definire una visione nuova del turismo di tutte le isole dell’Arcipelago, che sia unica, pianificata, condivisa e sostenibile.

L’amministrazione di Lipari guidata dal sindaco Riccardo Gullo ha condiviso questa necessità con i Comuni di Salina: la redazione del Piano è stata affidata alla Fondazione Santagata di Torino e, dopo una lunga fase di «ascolto» della popolazione, di studio della situazione sociale, economica, turistica e naturalistica attuale delle isole, di analisi dei bisogni e delle prospettive, l’elaborato definitivo è stato consegnato lo scorso mese di marzo e, adesso, approvato dalle giunte di Lipari, Santa Marina Salina, Leni e Malfa. Il piano costituisce un programma di sviluppo che non sia limitato esclusivamente all’offerta turistica stagionale, ma che metta in campo azioni che migliorino la qualità della vita dei residenti, potenziando i servizi offerti tutto l’anno e tutti i giorni.

«Si tratta di un Piano didattico e istruttivo - afferma il sindaco Gullo - che richiama anche le esperienze di altre isole del mondo che vivono condizioni simili alle nostre. Una visione «organica» che, mentre punta allo sviluppo socio-economico e culturale della comunità, tutela e protegge l’ecosistema del suo straordinario territorio dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità».

1 Commento

Vitogol

27/04/2024 07:08

Mi domando se nel “Piano strategico di sviluppo per il turismo sostenibile” elaborato (pensa un po’) in una città industriale alle pedici della Alpi sia previsto qualche provvedimento per limitare l’invasione quotidiana di turisti “mordi e fuggi” che escono dai barconi a centinaia, fanno un giretto, sporcano ovunque (anche per l’assenza di cestini portarifiuti e campane per la differenziata) e poi vanno via dopo qualche ora a gironzolare non lasciando che pochi spiccioli agli operatori isolani, ma arricchendo solo gli armatori.

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