Federalberghi Eolie chiede sostegno sistematico alle imprese e ha inviato una nuova richiesta urgente anche al ministro per la Protezione civile, Sebastiano Musumeci e al presidente della Regione, Renato Schifani, per sollecitare interventi immediati a sostegno delle attività turistiche dell'isola di Stromboli, gravemente colpite dagli eventi vulcanici iniziati a fine giugno.
«L'economia di Stromboli è fortemente dipendente dal turismo – afferma Christian Del Bono - e le recenti attività vulcaniche hanno provocato una significativa riduzione dei flussi turistici. Secondo i dati raccolti: le presenze turistiche sono diminuite tra il 30% e il 40% nel mese di luglio; si prevede una riduzione del fatturato tra il 20% e il 30% per il mese di agosto. La comunità locale, che dipende da una stagione turistica concentrata tra maggio e settembre, rischia di subire un importante impoverimento economico e sociale senza misure di sostegno adeguate».
Ha chiesto innanzitutto di valutare un cambio di approccio che preveda l’adozione sistematica di un impianto di interventi di sostegno legato ai livelli di allerta e alle conseguenti misure restrittive, visto che queste impattano in modo significativo e drammatico sulle sorti dell’economia locale. Atteso che, nonostante gli annunci, la finanziaria regionale non ha offerto alcuna risposta all’isola di Stromboli, l’associazione è tornata a formulare diverse proposte per supportare le imprese turistiche dell'isola che devono trovare adeguata risposta in sede governativa: esenzione di Imu e Tasi (dicembre 2024 e giugno 2025); esonero dal versamento dei contributi previdenziali per i mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre 2024; sospensione delle rate di mutuo e delle scadenze con l'Agenzia delle entrate fino al 31 agosto 2025; versamento di un’indennità per gli operatori del commercio, i noleggiatori e i lavoratori autonomi del settore turistico, calcolata sul minore incasso registrato nei mesi di luglio, agosto e settembre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.
Inoltre, considerando i bollettini dell’Ingv e l’apparente stabilizzazione del vulcano, Federalberghi ha chiesto di valutare la possibilità di riaprire le scalate fino a quota 400 metri (290 metri senza guida) e di avviare un confronto sull’ordinanza sindacale per il contingentamento dello sbarco dei passeggeri delle mini crociere, che attualmente nei fatti congestiona l'isola di Panarea ed esclude quella di Stromboli.Del Bono auspica che «le autorità competenti rispondano, nell’occasione, prontamente a queste richieste, per evitare ulteriori danni economici e sociali alla comunità di Stromboli, consentendo una ripresa più rapida e sostenibile delle attività turistiche».
I consiglieri invece hanno richiesto al sindaco Riccardo Gullo di rivedere le limitazioni che continuano a penalizzare l’isola.«Ancora una volta – hanno esordito Gaetano Orto, Adolfo Sabatini, Cristina Dante, Raffaele Rifici e Giorgia Santamaria - intendiamo supportare le richieste provenienti dai cittadini di Stromboli e dai nostri operatori marittimi (armatori e noleggiatori) per un'immediata revisione delle gravi limitazioni imposte dalle sue ordinanze sindacali per l'isola di Stromboli. È incredibile come, nonostante la situazione sia tornata alla quasi normalità, si continui a vietare lo sbarco libero delle motonavi e delle barche a noleggio, congestionando nei fatti Panarea ed escludendo Stromboli, e si impedisca la scalata fino ad almeno quota 400 metri».
«Amministrare – puntualizzano Orto e company - significa soprattutto ascoltare i propri cittadini ed avere il coraggio di fare scelte che comportano precise assunzioni di responsabilità. La scienza non deve essere fine a sé stessa, ma deve essere soprattutto a servizio dei cittadini. Reiteriamo, pertanto, la richiesta già avanzata e invitiamo il sindaco Gullo a prendere il cosiddetto toro per le corna e a far cadere quel velo di insicurezza e timore che finora lo ha contraddistinto, determinando enormi danni per l'economia dell'isola di Stromboli e non solo. L'economia locale dipende fortemente dal turismo, e restrizioni prolungate senza una giustificazione adeguata non fanno che aggravare una situazione già difficile. È imperativo che si consideri con urgenza la revisione delle proprie ordinanze per il bene della comunità di Stromboli e della sua economia».
Foto notiziarioeolie.it
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