Isole di Sicilia, primo sciopero dei marittimi: non si placa il contenzioso sindacati-Caronte & Tourist Siremar
Prima giornata di sciopero dei marittimi imbarcati sulle navi della Caronte & Tourist Siremar da e per le isole minori di Sicilia e non si placa il contenzioso. Sebastiano Previti e Clara Crocè, responsabile territoriale e della segreteria Regionale della Federmar Cisal si sono rivolti anche all’assessore siciliano alla mobilità Alessandro Aricò e al prefetto di Messina. La vertenza riguarda «la mancata applicazione delle norme relative al contratto di lavoro su movimentazione del personale». In particolare si contesta che «la società ha congelato l’accordo di secondo livello esistente da decenni che consentiva al personale navigante l’usufruimento in corso d’imbarco dei riposi compensativi con regolare turnistica. L’organizzazione di lavoro era estesa a tutto il personale imbarcato, ma sta ancora mantenendo il turno di licenza solo ad una parte del personale. E sta effettuando assunzioni direttamente dal turno particolare o dal turno generale senza rispettare le precedenze previste dal contratto». «Dall' 1.11.24 – puntualizzano Previti e Crocè - ha proceduto allo sbarco anticipato del personale in turno particolare e turno generale a tempo determinato con la enunciazione quale motivo dello sbarco risoluzione consensuale laddove alcun consenso allo sbarco hanno i realtà espresso i marittimi dovendo tale consenso essere formalizzato per iscritto, implicando le dimissioni, formalizzazione in realtà mancante. Inoltre a seguito degli sbarchi anticipati ha proposto ai marittimi una turnazione sui nuovi imbarchi di “due a uno», cioè due mesi a bordo ed un mese a terra senza più la possibilità di usufruire dei riposi compensativi in corso d’imbarco». E ancora «la mancata turnazione di smaltimento riposi compensativi durante l’imbarco sottopone il personale di bordo all’onerosità della vita di bordo su navi vecchie concezione risalenti agli anni otto, o del secolo scorso mediamente con alloggi equipaggio posti sotto il ponte di carico della nave, sotto la linea di galleggiamento, quindi non adeguate ai vigenti criteri di abitabilità e welfare a bordo delle navi. La società a seguito della chiusura delle cucine di bordo in servizio cosiddetto giornaliero non ha provveduto alla realizzazione di adeguate strutture a bordo ne locali per scaldare e consumare il pasto. Viene segnalato che in conseguenza di ciò l’equipaggio è costretto ad utilizzare le cucine di bordo, ufficialmente chiuse da tempo, in maniera impropria, con esposizione dei comandi a sanzioni e rischi per la sicurezza del personale». «Considerando – concludono i sindacalisti - che, tale organizzazione del lavoro comporta la perdita di numerosi posti di lavoro è stato sollecitato l’intervento del prefetto, è stato indetto uno sciopero da altra sigla sindacale». E invitano le autorità a volere intervenire per quanto di loro competenza. Dalla Caronte&Turisti Siremar al momento non si registrano dichiarazioni. Foto NotiziarioEolie.it