MESSINA. La Regione congela il piano di zona del Comune da circa 4 milioni di euro, relativo al prossimo triennio. Totalmente cassata l'azione due che prevedeva la stesura di una mappa del bisogno. Angela Rizzo, ex esperta del Comune in seno alla consulta delle associazioni aveva definito il piano di zona approntato dall'assessore ai servizi sociali Nino Mantineo un piano da Finlandia ”considerando che a Messina i bisogni sono altri” e contestando il ricorso a figure professionali esterne. Dieci le azioni di intervento previste. Su almeno quattro l'assessorato regionale alla famiglia ha chiesto lumi. Ha dato altre indicazioni. Su una parte del piano, l'azione 2 il cui titolo è "Indagine valutativa sui bisogni e le politiche sociali dell'Ambito omogeneo territoriale di Messina", c'è stata una bocciatura totale. L'obiettivo da raggiungere "Migliorare la programmazione sociale e innalzare la soddisfazione degli utenti dei servizi". Dovevano essere impegnati in questa azione: 1 responsabile della ricerca della progettazione e della conduzione che sarebbe stato assunto dall'esterno dalla cooperativa che avrebbe gestito il progetto, remunerato con 20 mila euro, 80 euro all'ora per 250 ore all'anno, 2 rilevatori remunerati con 15 mila euro all'anno, 50 euro all'ora per 150 ore all'anno e 2 assistenti sociali . In questo caso. ma solo in quest'ultimo caso, si sarebbe trattato di personale interno. Il totale di ogni singolo anno 38.480,00 euro. Spesa totale triennale è di 115.440 euro.
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