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Lipari, via libera dal Consiglio al patto territoriale

Due milioni di euro saranno utilizzati per le aree di trasferenza dei rifiuti per le Eolie

LIPARI. Il consiglio comunale di Lipari ha approvato la costituzione dell’associazione tra i quattro Comuni eoliani che si occuperà dei patti territoriali: due milioni e mezzo saranno utilizzati per le aree di trasferenza dei rifiuti in tutte le isole. Il patto territoriale sia per gli alberghi che per le opere pubbliche, per la pesca e l’agricoltura, è stato finanziato dal ministero delle Attività produttive con oltre 60 milioni di euro. La maggior parte del finanziamento è già stato utilizzato per la realizzazione di alberghi in quasi tutte le isole. Ora si punta alle opere pubbliche, anche per risparmiare sui rifiuti, visto che annualmente solo il Comune di Lipari spende oltre 4 milioni di euro. «L’obiettivo è proprio questo - dice soddisfatto il sindaco Marco Giorgianni -».

Ma tra i venti operatori ecologici c’è preoccupazione perché con il nuovo anno, con la nuova gara, una decina dovrebbero lavorare solamente tre ore al giorno con un mensile di 500 euro. «Come faremo a vivere? – si domandano – visto che quasi tutti siamo in casa affitto?». Il sindaco Giorgianni però esclude questa evenienza e garantisce stipendi equi per tutti. In consiglio il dibattito è stato rovente per circa tre ore sulle partecipate che hanno maturato perdite per circa 800 mila euro. I consiglieri Nuccio Russo e Ugo Bertè, Gruppo Misto, in un documento hanno fatto il punto: «Siamo preoccupati per la situazione finanziaria delle società, in particolare Sviluppo Eolie, che come si evince dal bilancio vi è una grande perdita economica come nel caso di Sviluppo Eolie che al 31 dicembre 2013 segna perdite d’esercizio per 570 mila euro e debiti per 465 mila euro, mentre per il Gal Leader II Eolie non è stato ancora approvato il rendiconto. Invitiamo l’amministrazione con urgenza contingentare tali perdite anche ricorrendo al tribunale fallimentare in quanto i numeri legali alla chiusura di queste due società potrebbero essere insostenibili per il Comune».

Il sindaco Giorgianni ha puntualizzato che “per tutte le partecipate si sta procedendo alla liquidazione, per alcune si risparmierà sul fitto immobile perchè sono state trasferite nei locali comunali. L'attività viene svolta da un liquidatore che ha la responsabilità. Che un liquidatore utilizzi un avvocato per richiedere il pagamento è una cosa regolare e alla fine risponderà del suo mandato. L'amministrazione che ha messo in liquidazione le società è la nostra, non la precedente. Fino a ieri nelle società maturavano solo "buchi". Alla fine verificheremo ogni singola responsabilità dei liquidatori e cosa comporterà la perdita per l'ente pubblico. Un liquidatore dice che per la per la rimodulazione occorrono i bonus, ma decideremo noi sull'eventuale ipotesi. Collaudo: oggi siamo noi che dobbiamo concludere questi iter che purtroppo sono ancora aperti Abbiamo solo da definire degli atti amministrativi. Certo è vero che nel bilancio dobbiamo prevedere un fondo previsto per legge».
Antonio Casilli del Gruppo misto: “non sono convinto che per questa società non ci saranno più perdite. Abbiamo già ricapitalizzato, sono convinto che il Comune pagherà ancora. Addirittura ad oggi nessuna opera è stata rendicontata al ministero”.

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