MESSINA. Contratto d'acquisto di autocompattatori, cene di rappresentanza e viaggi: spese del commissario della Messinambiente Alessio Ciacci su cui il consigliere comunale del Megafono, Angelo Burrascano, è tornato a volerci vedere chiaro e ha inviato la sua interrogazione anche alla procura della Corte dei Conti e all'Autorità nazionale anticorruzione. Burrascano ha richiesto al sindaco Accorinti di rimuovere Ciacci dalla carica di vertice dell'ente di via Dogali. Il consigliere comunale, nel settembre scorso, aveva già scritto un'interrogazione sull'acquisto di autocompattatori usati per la raccolta dei rifiuti dopo un oneroso contratto per il noleggio di mezzi aggiuntivi. Per i primi la spesa è stata di 400mila euro circa. Ciacci ha già risposto sui mezzi a Burrascano ma per l'esponente del Megafono non doveva essere utilizzata la trattativa privata con sole tre aziende per l'acquisto delle vetture usate ma l'appalto. Burrascano ha reso note altre spese effettuate da Ciacci. A cominciare da una singola cena di rappresentanza, datata 30 giugno 2014, con spesa di 499,50 euro - secondo quanto si legge nell'interrogazione - e costi superiori a 1000 euro per i mezzi di viaggio. "L'importo complessivo - scrive Burrascano - è di 12.477,18 euro che sommati alle spese per ospitalità, pranzi e cene di rappresentanza sommano un totale di 23.196,02 euro nel periodo marzo-novembre 2014". Per il consigliere queste cifre non sono motivate e non contengono indicazioni complete ed esaurienti a giustificare il tipo e l'entità della spesa. Burrascano, inoltre, segnala che numerosi collaboratori di Ciacci hanno percepito lo scorso anno lauti rimborsi per viaggi, alberghi e ristoranti per oltre 17mila euro e nell'interrogazione è sottolineato che il commissario non ha fornito documentazione né giustificazione. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA