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Messina, la Regione si oppone al taglio dei treni

L'assessore regionale ai Trasporti Pizzo «ambasciatore» a Roma del Movimento 14 Febbraio per evitare i tagli a convogli ferroviari e traghetti

MESSINA. La Regione si oppone a governo nazionale e Ferrovie contro il taglio dei treni a lunga percorrenza e le navi traghetto sullo Stretto. L'ambasciatore della protesta del Movimento 14 Febbraio è stato ieri a Roma l'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pizzo che nonostante le rassicurazioni di ministero e Rfi sul potenziamento dei collegamenti veloci tra Sicilia e Calabria ha preteso che i treni notturni come le navi traghetto non vengano ridotte da giugno secondo i piani nazionali. Dopo essere partito da Palermo e prima di giungere nel tardo pomeriggio a Roma, in ritardo per provocazione, Pizzo si era fermato a metà mattinata alla Stazione Centrale.

L'iniziativa a bordo del treno che lo conduceva nella Capitale ha avuto per titolo: "Scusate il ritardo" perché la Regione si è schierata a fianco della vertenza e vuol far capire al governo nazionale che i disservizi ferroviari in Sicilia sono all'ordine del giorno per i mancati investimenti che da decenni vedono il nostro territorio penalizzato. Posizione della Regione ribadita sabato dalla presenza in città del vicepresidente del governo Crocetta, Mariella Lo Bello. L'assessore è stato accolto dal sindaco Accorinti, dal primo cittadino di Barcellona Pozzo di Gotto Maria Teresa Collica, dai sindaci di Spadafora, Villafranca e Sant'Alessio, tra gli altri, dai sindacalisti dell'Orsa e dai lavoratori ex Ferrotel. Tutti a ricordare a Pizzo le rivendicazioni del corteo di sabato scorso contro il taglio, da giugno, dei treni a lunga percorrenza e delle navi traghetto.

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