BROLO. È stato l’epilogo più atteso, come atteso era il duello in aula protrattosi per ben 6 ore. Un confronto aspro, a tratti anche convulso, che ha portato il Consiglio comunale di Brolo, con i 10 voti della maggioranza, ad approvare la delibera che sancisce il dissesto economico finanziario. «Il primo punto programmatico portato a termine in quasi un anno da questa amministrazione» è l’accusa tuonata dai banchi della minoranza ma i 20 milioni di euro di debiti riportati nella relazione del revisore dei conti e del responsabile dell’area finanziaria, sono stati un vero e proprio macigno su ogni intervento che si è susseguito in un’aula consiliare gremita come non capitava dal dicembre del 2013. E proprio da quei giorni, quando su Brolo si era scatenata la vicenda giudiziaria dei mutui e degli appalti fantasma, si muove l’epilogo lunedì notte. È stata quella la valanga che ha portato a valle il macigno del dissesto trascinando, prima, le dimissioni dell’ex sindaco Salvo Messina, i sei arresti tra cui lo stesso amministratore e cinque dipendenti comunali e allargando una inchiesta che tra qualche settimana potrebbe avere ancora nuovi e clamorosi sviluppi. Tornando al consiglio, la minoranza, con 4 quattro consiglieri presenti in aula, ha votato contro la delibera. L’opposizione non condivide i numeri riportati nella relazione di ispettori regionali e revisore e pensa ad un possibile ricorso. Per l’opposizione, infatti, alcune cifre sono conteggiate in maniera non corretta in quelle relazioni e il dissesto è stato affrontato a cuor leggero, senza considerare le conseguenze disastrose per la comunità brolese e soprattutto (queste le accuse più ricorrenti) per far fuori alcuni ex amministratori che non si potranno più ricandidare a termine di legge. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI