MESSINA. I quasi trecento precari del Comune che tutti chiamano "storici" tornano a manifestare. Le rappresentanze sindacali unitarie hanno tenuto un'assemblea ieri a Palazzo Zanca per sollecitare la stabilizzazione e salari più alti che ancora oggi, dopo 20 anni circa di servizio (c'è chi ne ha anche 25) sono sotto i 1000 euro e nel caso di 18 ore settimanali intorno a 600 euro. Il piano del fabbisogno di personale che nel dicembre scorso aveva visto festeggiare l'amministrazione Accorinti dovrà essere rivisto e corretto.
E così per i 292 precari è ripartito un iter lungo quanto gli anni di lavoro. Gabriella Giannetto, precaria e Rsu: "Dobbiamo considerare essenzialmente i servizi che prestiamo, cosa potrebbe succedere alle attività dell'ente se ci dovessimo fermare? Io credo a un blocco dell'organizzazione amministrativa". Sottolineate durante i lavori dell'assemblea le differenze con i dipendenti a tempo indeterminato. Il vicesindaco Guido Signorino è intervenuto durante l'incontro e ha evidenziato che la giunta municipale starà accanto ai precari e farà in modo che il percorso della stabilizzazione possa essere concretizzato quanto prima.
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