MESSINA. Diminuiscono i dirigenti, oggi sono 23, nel 1999 erano settanta, nel 2005, 56, ma la torta dell’indennità di risultato e di posizione resta sempre la stessa. In ballo ci sono diversi milioni di euro. Abbastanza per sbancare il Comune. Perchè le somme in gioco che riguardano retroattivamente anni che vanno dal 2005 ad oggi, sono state congelate, in attesa di chiarimenti nella loro totalità, ma ogni dirigente si prende ugualmente 500 euro al mese per tredici mesi in acconto. Ogni anno al Comune c’è un fondo di circa 1 milione da assegnare ai dirigenti. Nel mirino della consigliera Nina Lo Presti le cosiddette indennità di posizione e di risultato garantite ai dirigenti di palazzo Zanca. Somme che valgono circa 40 mila euro in più all’anno, a testa, secondo il peso del dipartimento. E che pesano sul futuro dell’ente visto che si innestano anche sulla pensione e sui contributi da pagare. Nina Lo Presti, consigliere comunale del Gruppo misto, più che un’interrogazione ha presentato e inoltrato un esposto. Infatti, il suo intervento politico, lungo quindici pagine, ha le caratteristiche di una denuncia.