MESSINA. Al termine della «quattro giorni» dedicata al 60/mo anniversario della Conferenza di Messina, il consigliere comunale dell'Udc Libero Gioveni in una nota interviene sull'impiego delle risorse utilizzate dall' amministrazione.
«In riferimento ai 50 mila euro spesi per l'organizzazione, -afferma - voglio ricordare quando il sindaco Acorinti non volle spendere 80 euro per l'acquisto del cero votivo da donare, come tradizione secolare vuole, alla Madonna di Montalto. Si giustificò dicendo che la Corte dei Conti non avrebbe tollerato o ammesso una spesa non giudicata indifferibile e urgente o, peggio ancora, non prevista per legge». «Ma a questo punto - prosegue l'esponente Udc - è lecito chiedersi se la Corte dei Conti sia, per così dire, a convenienza rispetto al giudizio nel merito delle spese da considerare urgenti, oppure se improvvisamente le spese, per esempio, del tappeto rosso o di pranzi e cene siano obbligatorie per legge».
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