MESSINA. I mutui del Comune superiori a 200mila euro saranno rinegoziati con la Cassa depositi e prestiti sino al 2044. Per l'ente pubblico ci saranno risparmi per circa 20 milioni di euro sino al 2035 ed esborsi maggiori da quell'anno al 2044 per 17 milioni di euro, ma il saldo positivo finale sarà di 2 milioni di euro. Intorno alle 22,30 di giovedì la maggioranza del consiglio comunale - frutto del sostegno dato dal Partito democratico alla delibera dell'assessore al Bilancio Guido Signorino - ha votato favorevolmente al provvedimento.
Ma non sono mancate le polemiche soprattutto politiche per l'appoggio del Pd alla giunta Accorinti, per l'assenza dall'aula dell'Udc e per la presenza con astensione dei Dr. «Abbiamo scelto di evitare mutui con un debito residuo inferiore a 200 mila euro perché hanno un importo di rata troppo basso, e non avrebbe avuto senso allungarne la scadenza, e puntato ad un miglioramento in termini di tasso interesse medio che scende dal 4,88% al 4,61%», ha affermato Signorino.
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