MESSINA. "I Coraggiosi riscriveranno la storia della Sicilia. Lo faranno con un colpo di penna e un colpo di coraggio. La madre di tutte le battaglie, la prima e la più importante sfida coraggiosa che intraprenderemo nei prossimi giorni, sarà infatti per eliminare quella che da opportunità si è trasformata in ostacolo, in una zavorra: l'autonomia speciale". Lo ha detto Fabrizio Ferrandelli, l'ex deputato regionale del Pd dimessosi dall'Ars in polemica con Crocetta e con il Pd, partecipando all'incontro promosso dai Coraggiosi di Messina, città in cui "troppe volte le riforme e le opportunità nazionali non sono sbarcate". "Sono stanco - ha aggiunto - di essere figlio di una regione speciale, voglio essere figlio di una regione straordinariamente normale. Guardo da qui a 20 anni e voglio la Sicilia delle start up, senza recinti né frontiere, che produce e che soprattutto si confronta con l'Italia e con l'Europa con la schiena dritta e con la testa alta". "Una Sicilia non speciale - ha continuato Ferrandelli - ma straordinariamente normale perché pensa all'interesse dei siciliani e non alle convenienze di una classe dirigente scaduta come lo yogurt, di una politica del ficodindia che difende una cosa del '46 per bloccare il cambiamento e sequestrare il futuro dei siciliani e poi, nel bel mezzo del fallimento, va con il cappello in mano a Roma a chiedere l'elemosina. Al contrario, la riforma del Titolo V della Costituzione ci offre l'opportunità di essere protagonisti a Roma per ridisegnare l'autogoverno dei territori senza vittimismi ma con una visione che raccolga le nuove sfide della modernità e che riporti la Sicilia al centro dei processi economici e politici dell'Europa e della Macroregione del Mediterraneo".