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Messina, sull’accorpamento Piemonte-Neurolesi la politica resta divisa

MESSINA. All'assemblea regionale si decide oggi il destino dei locali dell'ospedale Piemonte. In votazione l'emendamento dei deputati Santi Formica e Bernadette Grasso alla legge 24 che ha già definito l'accorpamento tra il Piemonte e l'Istituto Neurolesi. Obiettivo dei promotori, in testa i parlamentari Giuseppe Picciolo e Formica che hanno firmato la legge, la creazione di uno dei più importanti Centri di riabilitazione del Sud Italia insieme ai reparti principali del nosocomio come il Pronto Soccorso. L'emendamento stabilirà a chi andrà il patrimonio del Piemonte, ovvero al Neurolesi.

C'è chi come il deputato nazionale Gianpiero D'Alia dell'Udc e la cinquestelle Valentina Zafarana che sostengono come si stia facendo un regalo ai privati della Fondazione Irccs Neurolesi che a loro dire senza versare somme avranno in dote i locali di viale Europa. «Abbiamo votato contro la legge 24 per non renderci complici di un'operazione che è completamente immobiliare - afferma la parlamentare Zafarana - l'emendamento Formica, infatti, consente un'espropriazione dei locali del Papardo senza indennizzo». «Paradossalmente - aggiunge la Cinquestelle – tra qualche anno potremmo trovare al posto del Piemonte un centro commerciale o appartamenti di qualsiasi tipo; non ci sono le tutele legislative necessarie per scongiurare questo pericolo».

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