PALERMO. «Connettere la Sicilia all’Italia è un obiettivo irrinunciabile e il governo nazionale, grazie alla lungimiranza di Graziano Delrio, l’ha centrato. Adesso è il tempo di valutare con rigore i progetti di fattibilità di attraversamento dello Stretto di Messina, senza dispute ideologiche ma con l’unico obiettivo di connettere la Sicilia al futuro. Che sia il ponte o il tunnel come nella Manica è indifferente, verranno valutati i progetti e poi si deciderà».
Lo afferma il sottosegretario Davide Faraone all'indomani della notizia che il governo nazionale non ha inserito nel Def, il documento di programmazione economico finanziaria, il progetto del Ponte sullo Stretto. Secondo Faraone «collegare la Sicilia all'Italia è una priorità nazionale. L’ha scritto nero su bianco il ministero dei Trasporti che nell'allegato al documento ha inserito un programma dettagliato delle opere e dei programmi prioritari che vanno realizzati in Sicilia da qui al 2030».
Tra le opere c’è la nuova pista di Fontanarossa «che viene annoverata tra gli interventi urgenti, nonostante serva riprendere in mano il progetto». Per Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac, che gestisce l’aeroporto, «quest’opera è indispensabile per il territorio: prova ne sia la continua crescita del traffico dei passeggeri sul nostro scalo da novembre 2016 ad oggi (media del +19%, con quasi 8 milioni di utenti nel 2016) e l’attenzione di storiche e nuove compagnie aeree».
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