Un piano di transazione con i creditori dei 300 milioni di euro circa di debiti certi, la liquidazione dell’azienda trasporti municipalizzata per essere trasformata in una nuova società a capitale pubblico, il Piano di riequilibrio ventennale inviato al ministero degli Interni, l’assunzione di 510 dipendenti delle cooperative sociali private e la riorganizzazione di personale comunale, aziende partecipate e uffici: c’è anche questo nel Piano Salva Messina che è stato approvato a maggioranza dal Consiglio comunale sia dal centrodestra che dal centrosinistra con la sola esclusione del movimento Cinquestelle anche se due consiglieri pentastellati hanno consentito il mantenimento del numero legale e dunque della possibilità di votare.
Su venti presenti sono stati 16 i consiglieri favorevoli, 1 contrario e 3 astenuti.
Adesso la palla passa al governo nazionale e in primavera alla Corte dei Conti per capire se i provvedimenti sono legittimi e potranno essere portati avanti per evitare la dichiarazione di dissesto economico.
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