"Pregiatissimo, Sindaco, caro Alvaro", inizia così la lettera che Giuseppe Antoci, presidente onorario della Fondazione Caponnetto, ha inviato al primo cittadino di Acquedolci dopo l’intimidazione subita dalla figlia. “Sia io che la mia famiglia abbiamo letto le manifestazioni di solidarietà che hai voluto indirizzarci - continua la lettera -, a nome tuo personale e della comunità che rappresenti per quanto accaduto a nostra figlia, durante i festeggiamenti del Carnevale 2020 e da qui ad oggi. Siamo grati di tutto ciò che dimostra ancora una volta, quanto ospitale ed affettuosa sia la comunità di Acquedolci". "Riguardo l’invito a presenziare alla manifestazione di domenica, 1 marzo - aggiunge -, devo purtroppo informarti, con immenso dispiacere che non sarà possibile presenziare per ragioni di sicurezza che potrai comprendere. Sono certo che altre occasioni ci consentiranno di passare qualche ora insieme nella vostra splendida ed ospitale cittadina, che ormai è diventata fiore all’occhiello nei festeggiamenti del Carnevale. Lo spiacevole inconveniente, verificatosi nulla a che vedere con la brava ed onesta gente che vive nel vostro paese e alla quale mi sento legato da sentimenti di affetto". "Essa, sono certo è la prima voler lottare contro i soprusi e tutte le mafie. Per quanto mi riguarda dedicherò a ciò tutte le mie energie sono certo che in questo percorso, anche grazie a tutti cittadini di Acquedolci, né io né la mia famiglia rimarremo mai soli ti prego di portare a conoscenza i tuoi concittadini di questo nostro sentimento, di gratitudine - conclude -, inviando nel contempo al loro e a te un caro e affettuoso saluto”. Il sindaco Riolo leggerà pubblicamente la lettera in piazza Municipio.