È stato istituito un tavolo tecnico al Centro operativo della Protezione Civile di Messina per coordinare tutte le attività che dovranno essere svolte in queste ore e nei prossimi giorni a seguito delle adozioni di tutte le misure statali imposte decreto nazionale circa l’emergenza e la gestione epidemiologica da Covid 19. "Con tale decreto, non si fa altro che ribadire un principio che deve essere chiaro a tutti: siamo in una situazione di emergenza e tutte le funzioni sono state accentrate in ambito statale, in capo al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile", dichiara il sindaco di Messina, Cateno De Luca. "Questo è fondamentale chiarirlo perché in un momento del genere, non servono sterili polemiche, in primis tra le Istituzioni. Soprattutto non servono suggerimenti che non sono collegati con un quadro normativo che legifera tali situazioni. Desidero precisarlo perché il sindaco ha delle competenze ben specifiche ma non ha alcuna possibilità di intervento rispetto a tali dinamiche. Questo vale per lo sbarco a Messina della nave da crociera Msc Opera, il cui approdo non poteva essere vietato da parte del Primo cittadino. Ciò vale anche per qualunque esternazione di Autorità – anche a livello regionale – che in questa fase deve concentrare la propria attenzione a contribuire per affrontare una situazione delicata. Noi non possiamo né chiudere i porti né gli aeroporti, non possiamo impedire il traghettamento ne qualsiasi altro messaggio che circola sui Social network. È logico che dobbiamo fare appello al senso di responsabilità di ognuno. È fondamentale piuttosto che siano applicati anche a Messina, tutti gli accorgimenti che già sono stati adottati negli aeroporti". "In segno di responsabilità – conclude il Primo cittadino – abbiamo disposto l’ordinanza n. 47 del 27 febbraio scorso e quella integrativa, la n. 48 del 28 febbraio, riguardanti la chiusura degli edifici scolastici per la sanificazione, anticipando le disposizioni nazionali. Quando si dice: “Malta però non ha fatto sbarcare i passeggeri della nave da crociera”, ricordo che in quel caso è stato un Primo Ministro a prendere la decisione, non un Sindaco. Per come è stato evidenziato, tra l’altro, il divieto non riguardava problematiche sanitarie ma profili di ordine pubblico che il Premier maltese ha opposto rispetto all’approdo. Cosa potevo fare io? Nulla. Poteva fare qualcosa Musumeci? No. La questione va inquadrata per quello che è oggi la diffusione del virus che nel nostro territorio c’è. Diventa fondamentale che ognuno di noi metta da parte le buone abitudini, dalla stretta di mano al bacio come saluto, per auto-disciplinarsi. Non possiamo prendere la situazione sottogamba. Ma neanche con eccessivo panico. Stiamo per varare le ordinanze - conclude - per adeguarci alle disposizioni governative laddove il contagio supera già le due unità".