Il sindaco di Messina Cateno De Luca si scontra con la decisione del governo regionale di chiudere i supermercati la domenica e con il prefetto Maria Carmela Librizzi. De Luca in una propria ordinanza aveva deciso di lasciare aperti i punti vendita di generi alimentari, e al prefetto dice: «Non accetto imposizioni, se vuole mi revochi dal mio ruolo». Il sindaco ha mandato una nota oltre che a Librizzi al ministro dell’Interno e al presidente del Consiglio in cui dice, tra l’altro: «Mi prendo la responsabilità nell’esprimere la mia assoluta contrarietà su ciò che sta avvenendo in queste ore. Non mi sarei mai aspettato che mi venisse ingiunto di revocare la mia ordinanza, che è conforme al dettato normativo statale, in favore di una ordinanza regionale che non solo è in contrasto con le disposizioni nazionali, ma che ha creato immediatamente caos e generato fenomeni di assembramento, inducendo il prevedibile timore nei cittadini di restare senza scorte alimentari. E dire che anche ieri notte lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri ha introdotto la sua dichiarazione precisando che i punti vendita di generi alimentari 'devono restare apertì, senza limitazioni di giorni, proprio per evitare i fenomeni sopra denunciati». "Ricordo al Prefetto - continua - che quando si è chiesto al Sindaco di Messina di revocare l’ordinanza n. 60 per una pretesa contrarietà con le norme del DPCM dell’11 marzo, lo stesso ha risposto con prontezza, accettando la richiesta in nome di una collaborazione istituzionale, pur restando convinto della legittimità del proprio operato. Ricordo altresì che l’ordinanza n. 60 prevedeva già la chiusura di tutte le attività commerciali, eccezione fatta per quelle di prima necessità. La stessa, a seguito delle restrizioni cautelative in essa incluse è stata contestata dal Viminale, per tramite del Prefetto e dunque modificata, salvo poi scoprire che a distanza di giorni il Governo ne avrebbe adottato diversi punti. Trovo pertanto inaccettabile che quando il Presidente della Regione Siciliana emette un’ordinanza che va in contrasto con il DPCM, il Prefetto ritiene lecito farla rispettare, intimando al Sindaco di revocare la propria ordinanza per adeguarsi ad un’ordinanza regionale in contrasto con norme nazionali». "Prefetto, questo gioco non mi piace - dice il sindaco peloritano - e se come già mi stanno dicendo, ci sono le forze dell’ordine presso i supermercati che stanno denunciando gli esercenti per la violazione dell’ordinanza presidenziale ai sensi dell’art. 650 c.p., sappia che difenderò in tutte le sedi la mia pozione e quella di queste persone che hanno seguito il sindaco e il presidente del Consiglio. Non perda più tempo a cercarmi con sgradevoli telefonate perché non abbiamo più nulla da dirci. Se vuole avvii pure il procedimento di rimozione del sindaco De Luca, ma non mi cerchi più».