"Abbiamo appreso solo oggi, che durante la trasmissione di Rai1 "Storie Italiane" andata in onda lo scorso venerdì 17 aprile, con notizie false e tendenziose su un presunto corteo funebre di Rosario Sparacio, fratello del boss Luigi, c'è stato un ulteriore intervento fuori studio, di cui non eravamo a conoscenza, con dichiarazioni ancora più infamanti e deliranti nei contenuti contro la città di Messina le sue istituzioni", afferma il sindaco di Messina Cateno De Luca. "Siamo dinanzi a una vera e propria macchina del fango - ha aggiunto -: prima si costruisce la notizia falsa e poi si sfrutta per lanciare l’accusa dei mancati controlli e dimostrare in questo modo che le Istituzioni e Messina sarebbero corrotte dalla mafia e dalla malavita”. "A questo punto ogni trattativa con i vertici Rai, iniziata dopo le loro scuse alla città - afferma il sindaco -, è interrotta, noi non chiediamo spazi di notorietà, per noi la dignità della nostra comunità è più importante e presenteremo querela contro la trasmissione e chiederemo l’intervento dell’Ordine dei giornalisti e della Commissione di Vigilanza della Rai a tutela dell’immagine della città". “Ormai è evidente l’intento di screditare la città - conclude De Luca - l’Amministrazione De Luca e le altre istituzioni messinesi deputate ai controlli". Nei giorni scorsi Cateno De Luca, per gli stessi motivi, aveva annunciato querela anche nei confronti del programma Mediaset "Le Iene".