Dal 25 aprile le restrizioni locali introdotte a Messina verranno revocate. Lo stabilisce la nuova ordinanza comunale n. 123/2020 pubblicata questa mattina “A Messina, nel corso di questo lungo periodo di quarantena, in aggiunta alle restrizioni previste dai Dpcm e dalle ordinanze del presidente Musumeci, ho applicato ulteriori restrizioni che di fatto hanno ottenuto il risultato sperato. Da questo punto di vista infatti si può tranquillamente affermare che Messina è stata la città con più restrizioni d’Italia". Lo afferma il sindaco Cateno De Luca in una nota. Con la nuova ordinanza, Messina si uniformerà a tutte le altre città. "Penso alla grande risposta fornita dalla città nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Mentre i messinesi sono rimasti a casa, nelle altre città si è assistito a passeggiate per la strada e grigliate sui tetti. Per questa ragione, abbiamo ritenuto di potere eliminare le restrizioni locali, recependo le disposizioni nazionali senza ulteriori limiti. Ciò significa che tutte le attività commerciali che possono stare aperte secondo il Governo, potranno lavorare anche a Messina, senza limitazioni di orario e di giorni di apertura, nel rispetto di quanto stabilito nelle rispettive autorizzazioni e delle disposizioni vigenti”. Ciò non prevede che "dal 25 aprile sarà consentito spostarsi liberamente o che verranno meno tutte le prescrizioni - sottolinea De Luca -. Ricordo che vale sempre la regola generale secondo la quale gli spostamenti sono consentiti solo per comprovate ragioni di lavoro, di salute e di necessità. Se dunque dovete uscire per fare un acquisto necessario, quale può essere l’acquisto del vestiario per i bambini o per rifornirvi di generi alimentari, potete farlo, ma lo stesso governo impone che non si sosti all’interno dei negozi per più tempo di quanto strettamente necessario ad eseguire l’acquisto. L’accesso ai locali commerciali e ai mercati deve essere controllato a cura degli stessi esercenti e degli operatori: non possono verificarsi assembramenti e va rispettata sempre la misura della distanza interpersonale. Bisogna fare utilizzare ai clienti la mascherina e i guanti e mettere a loro disposizione le soluzioni disinfettanti e impedire l’accesso ai clienti che non si proteggono e che non rispettano le norme sanitarie. I locali devono essere puliti con frequenza maggiore ed arieggiati, disinfettando soprattutto le superfici di contatto - tastiere dei computer, touch screen, maniglie, pulsantiere, etc”. “Abbiamo anche chiarito che i genitori separati e divorziati possono spostarsi per andare a trovare i figli e per portarli con sé, secondo gli accordi del Tribunale o degli stessi genitori. Inoltre - aggiunge - abbiamo chiarito anche che ci si può spostare per andare a curare l’orto per autoconsumo, anche quando l’orto si trova al di fuori del territorio comunale, recependo le disposizioni regionali. Sul tema della ‘corsetta’ abbiamo più volte chiarito che l’attività motoria di cui parla il Governo non significa andare a correre sulla spiaggia o sul nostro bellissimo lungomare, ma solo sgranchirsi le gambe in prossimità dell’abitazione. Del resto, lo stesso governo dice che l’attività motoria è ammessa in prossimità dell’abitazione, il che esclude di potere fare una corsetta, o jogging, a meno che non si intenda correre intorno al palazzo di casa”.