La materia poteva non esserci. Poteva restare un miraggio nel nulla quella scultura allora avveniristica di Pietro Consagra, che fu la prima opera di un progetto di museo diffuso en plein air partorito dalla mente di Antonio Presti. Oggi che Fiumara d’Arte è una realtà apprezzata dai visitatori di ogni angolo del pianeta, quella scultura di 18 metri per 3 realizzata e installata nel 1986 è ancora ben visibile da chi attraversa l’ampia vallata del fiume Tusa, anche dall’autostrada. La strada che porta dalla provinciale all’opera di Consagra da tempo ha bisogno di un intervento di sistemazione. E finalmente una buona notizia arriva e a comunicarla è il sindaco di Tusa Luigi Miceli. È aperto il cantiere per un intervento lungo la strada di collegamento della SP 176 alla scultura La materia poteva non esserci. Miceli sottolinea che è stata «premiata la coesione tra i comuni del Consorzio e la sinergia con Fiumara d’Arte e con l’assessorato regionale dei Beni culturali, fondamento per la crescita e sviluppo del territorio». In oltre 35 anni Fiumara d’Arte si è trasformata da parco monumentale a vera esperienza artistica attrattiva di respiro internazionale. Nel 2013 il Piano integrato di sviluppo territoriale «Nebrodi Città Aperta», a cui hanno aderito i Comuni di Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Pettineo, Reitano e Tusa, ha reso esecutivo un progetto di intervento denominato «Valorizzazione e fruizione del patrimonio nebroideo contemporaneo – Fiumara d’Arte». Nel 2020 la firma della convenzione tra i Comuni del Consorzio Valle dell’Halaesa, l’assessorato regionale e la Fondazione Fiumara d’Arte per i lavori di restauro dei dodici siti che ospitano le sculture monumentali volute da Presti. Diversi gli interventi previsti: infrastrutture leggere, miglioramento delle vie di accessibilità ai siti, sistemi di illuminazione segnapasso, abbattimento delle barriere per i disabili. Inoltre, per riqualificare i centri esposti a maggiore rischio di spopolamento, è stato sottoscritto con la Curia di Patti (aderente a «Nebrodi Città Aperta») un intervento di recupero di due edifici ecclesiastici a Motta d’Affermo e Pettineo, l’Oratorio San Filippo Neri e la chiesa di San Nicola. Il primo da riconvertire in laboratorio per la realizzazione di oggetti in ceramica, il secondo da utilizzare come auditorium per lo svolgimento di performance artistiche. Obiettivo: incrementare lo sviluppo economico e culturale migliorando l’offerta di itinerari turistico-culturali destagionalizzati nei territori aderenti al Piano. La scultura di Consagra, in particolare, è accessibile per circa 200 metri dalla SP 176, che ricade sul suolo comunale di Tusa. L’amministrazione comunale ha dato disponibilità per la concessione d’uso dei suoli su cui eseguire l’intervento. Il responsabile unico del procedimento è l’ingegnere Basilio Calantoni, l’impresa aggiudicataria la Ati Castrovinci Costruzioni srl.